Articoli e News

feb022022

Nuove considerazioni della Cassazione sulla bancarotta

Il 2022 si è aperto con una serie di importanti pronunce in tema di bancarotta, andando a delineare in modo più chiaro i confini entro cui il fatto costituisce tale reato. Primariamente, è bene ricordare il contenuto dell'art. 216 della legge fallimentare: "È punito con la reclusione da tre a dieci anni, se è dichiarato fallito, l'imprenditore, che: 1) ha distratto, occultato, dissimulato, distrutto o dissipato in tutto o in parte i suoi beni ovvero, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori, ha esposto o riconosciuto passività inesistenti; 2) ha sottratto, distrutto o...

Nuove considerazioni della Cassazione sulla bancarotta

gen272022

La portata del principio del ne bis in idem e il concetto di idem factum

In cosa consiste la preclusione connessa al principio del ne bis in idem? Secondo la Corte di Cassazione, che si pronuncia in merito nella sent. n. 1363 del 14.01.2022 - riguardante un caso in cui un soggetto veniva condannato una prima volta per il reato di lesioni personali ed una seconda per omicidio preterintenzionale, conseguenti alla medesima condotta di aggressione fisica nei confronti della stessa persona offesa - , "l'identità del fatto sussiste solo quando vi sia corrispondenza storico-naturalistica nella configurazione del reato, considerato in tutti i suoi elementi costitutivi...

La portata del principio del ne bis in idem e il concetto di idem factum

gen252022

Reati ostativi e permessi-premio: la differenziazione di trattamento dettata dalla collaborazione o meno con la giustizia non determina lesione del principio di uguaglianza

Il condannato per i reati ostativi di cui all'art. 4-bis, co. 1 della legge sull'ordinamento penitenziario (L. n. 354/1975) che vuole presentare un'ammissibile richiesta di permesso-premio deve sottostare a regole maggiormente rigorose nel caso in cui non abbia collaborato con la giustizia. Una differenziazione ulteriore si compie tra coloro che non hanno collaborato pur potendolo fare, ed in questo caso le regole dimostrative saranno maggiormente stringenti, e coloro per i quali la collaborazione era impossibile (in quanto i fatti costituenti reato siano già stati accertati in via...

Reati ostativi e permessi-premio: la differenziazione di trattamento dettata dalla collaborazione o meno con la giustizia non determina lesione del principio di uguaglianza

gen202022

Solo l’iscrizione all’AIRE e la cancellazione dalla popolazione residente nel Comune italiano certificano l’addio del contribuente all’Italia

La Corte di Cassazione , con ordinanza del 18 gennaio 2022, n. 1355 ha stabilito che "le persone iscritte nelle anagrafi della popolazione residente si considerano, in applicazione del criterio formale dettato dal D.P.R. n. 917 del 1986, art. 2, in ogni caso residenti, e, pertanto, soggetti passivi d'imposta, in Italia; con la conseguenza che, ai fini predetti, essendo l'iscrizione indicata preclusiva di ogni ulteriore accertamento, il trasferimento della residenza all'Estero non rileva fino a quando non risulti la cancellazione dall'anagrafe di un Comune italiano (cfr. Cass. 677/15,...

Solo l’iscrizione all’AIRE e la cancellazione dalla popolazione residente nel Comune italiano certificano l’addio del contribuente all’Italia

gen192022

L'avviso di presa in carico è un atto impugnabile?

L’avviso di presa in carico è un atto con cui l’Agenzia Entrate-Riscossione comunica al contribuente di aver ricevuto in carico le somme dell’accertamento esecutivo emesso dall’Agenzia delle Entrate. L’ art. 29 D.L. n. 78/2010, convertito dalla L. n. 122/2010 (poi modificato dal D.L. n. 98/2011), stabilisce che: 1) l'avviso di accertamento emesso dall'Agenzia delle Entrate ai fini delle imposte sui redditi, dell'imposta regionale sulle attività produttive e dell'imposta sul valore aggiunto ed il connesso provvedimento di irrogazione delle sanzioni, devono contenere anche...

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