mar092023

Prelievi sul conto non giustificati considerati come ricavi dell’imprenditore, si tratta di una presunzione incostituzionale?

Con la recentissima sentenza n. 10, pubblicata il 31 gennaio 2023, la Corte Costituzionale è tornata sulla questione della legittimità dell’equazione prelevamenti non giustificati = ricavi dell’imprenditore individuale, che accompagna gli accertamenti basati su indagini finanziarie.
La citata pronuncia trae origine dalla questione di legittimità costituzionale dell'art. 32, comma 1, n. 2), d.P.R. n. 600/1973, nella parte in cui pone la presunzione per cui i prelevamenti sul conto corrente, se non risultano dalle scritture contabili, sono considerati ricavi dell'imprenditore commerciale, salvo che ne sia indicato il beneficiario. Il rimettente ha dedotto la violazione dell'art. 3 Cost. sul piano dell'intrinseca ragionevolezza, considerato che, in mancanza di giustificazione, un prelievo dal conto può essere attribuito, altrettanto ragionevolmente, a costi d'impresa o a spese personali.
La Consulta tuttavia ha ribadito la non manifesta irragionevolezza della “doppia presunzione” poichè il contribuente imprenditore può sempre opporre la prova presuntiva contraria ed, in particolare, può eccepire l’incidenza percentuale dei costi relativi, che vanno, dunque, detratti dall’ammontare dei prelievi non giustificati.

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